Rassegna Stampa

15 settembre 2019

Manovra

Verso l’intesa sul deficit. Gualtieri: «Non sarà restrittiva»

Fonte: ilmessaggero.it

La strada per la riforma del patto di stabilità è tutta in salita. E davvero non si sa al momento se mai sarà percorsa nei prossimi tempi. Tuttavia, pur con parecchio mal di pancia da parte di alcuni, i ministri finanziari europei hanno deciso di avviare una riflessione almeno su ciò che non ha funzionato o ha funzionato male.

Tutti però sono d’accordo che i governi non possono stare fermi mentre l’economia si indebolisce e la Bce riapre la partita del superaccomodamento monetario cosicché, per il momento, si limitano a fare propria la parola d’ordine investire-investire. Solo che non sono d’accordo nel definire un comportamento comune simmetrico affinché chi ha le risorse per farlo usando il bilancio pubblico nazionale lo faccia pienamente (Germania e Olanda) nell’interesse proprio e dell’area monetaria; e chi non ha spazio si impegni da un lato a riformare l’economia nazionale e, dall’altro, ridurre il debito (chi ce l’ha e molto elevato come l’Italia) tenendo conto delle condizioni generali dell’economia. È questo il contesto in cui si colloca il tentativo del governo Conte 2 di concordare con Bruxelles un deficit più alto dell’1,6% nel 2020, come concordato in primavera tra il governo Conte 1 e Bruxelles per evitare la procedura per violazione del patto di stabilità.

15 settembre 2019

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