Rassegna Stampa
18 ottobre 2022
Verso il nuovo Governo. Per la Salute si va verso un profilo tecnico. Ma non è stata ancora presa nessuna decisione sul nome
Fonte: quotidianosanita.it
Con il veto di Meloni su Ronzulli e la mancata volontà di Berlusconi di proporre una rosa di nomi più ampia tra cui scegliere il sostituto di Speranza sembra che il ministero della Salute sia destinato ad andare a Fretelli d’Italia. A differenza di FI, il partito di Meloni sembra sia orientato a indicare un profilo tecnico. Diversi i nomi sondati. Al momento sembra escluso Rasi. Continua a circolare quello di Rocca (Cri) sul quale però non si trovano riscontri in FdI. Attenzione a Bellantone (Univ. Cattolica) sostenuto da due parlamentari molto vicini a Meloni. Tra i nomi anche Schillaci (Tor Vergata).
Nelle settimane scorse, all’indomani della vittoria del Centrodestra alla elezioni politiche del 25 settembre, su queste pagine scrivevamo che con ogni probabilità il nuovo ministro della Salute sarebbe stato un politico. La situazione ad oggi è però cambiata, ecco perché.
In un primo momento il dicastero di lungotevere Ripa sembrava destinato a Forza Italia. Da qui il lungo braccio di ferro tra FI e FdI sul nome della senatrice azzurra Licia Ronzulli che Silvio Berlusconi voleva con insistenza al posto di Roberto Speranza. Come sappiamo, sul nome di Ronzulli era però arrivato il veto di Giorgia Meloni che aveva chiesto a Forza Italia una rosa più ampia di nomi tra i quali scegliere in maniera condivisa il nuovo ministro della Salute. Proprio questo rifiuto sul nome di Ronzulli aveva portato la scorsa settimana al clamoroso strappo al Senato, con Forza Italia che decise di astenersi dal voto per Ignazio La Russa come nuovo presidente del Senato. Una decisione motivata così dallo stesso Berlusconi: “Non accettiamo veti nei nostri confronti”.