Rassegna Stampa
29 settembre 2021
Vaccini: la «memoria» cellulare persiste nel tempo
Fonte: ilsole24ore.com
Lo studio dell’Università di Siena è tra i primi a caratterizzare la generazione e persistenza a lungo termine delle cellule B, pronte ad attivarsi e produrre anticorpi in caso di incontro con il virus
Se gli studi immunologici hanno documentato un costante declino dei livelli anticorpali tra i vaccinati, al punto che si è arrivati a somministrare la terza dose di vaccino nei soggetti più fragili e anziani, quello che ancora non è chiaro è quanto dura l’immunità indotta dai vaccini. Le risposte immunitarie cellulari (cellule B e cellule T) infatti sono più durature, ma fino a che punto proteggono le persone vaccinate contro malattie gravi, ospedalizzazione e morte non è ancora chiaro.
Una prima risposta a questa fondamentale domanda viene da uno studio dell’Università di Siena e dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese appena pubblicato sulla rivista “Frontiers in Immunology”.