Rassegna Stampa

25 febbraio 2021

Un bilancio della riforma Brunetta della PA ora che è tornato ministro

Fonte: ilsole24ore.com

Politica valutata: Legge 6 agosto 2008, n. 133; legge 4 marzo 2009, n. 15; decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 (provvedimenti costituenti la cd. Riforma Brunetta).

Obiettivo: Incrementare la produttività della pubblica amministrazione mediante riduzione del tasso di assenteismo.

Impatto: Moderatamente positivo. Introdotti criteri di accountability, trasparenza, e di pianificazione delle performance delle pubbliche amministrazioni. L’intensificazione dei meccanismi ispettivi e delle decurtazioni salariali legate alle assenze sul posto di lavoro comportano un sostanziale appianamento delle differenze tra contesto privatistico e pubblico, la rimozione dei meccanismi ispettivi ne riduce drasticamente l’effetto.

Corpo: La riforma Brunetta della pubblica amministrazione rappresenta il primo tentativo, dopo le riforme Bassanini degli anni ’90, di riformare una PA eccessivamente autoreferenziale relativamente alla valutazione delle proprie strutture, ed il primo grande test di via italiana al New Public Management. Anticipando le conclusioni di questa analisi, dodici anni dopo la riforma Brunetta, è quanto più evidente che gli atti normativi costituiscono condizione indubbiamente necessaria, ma non sufficiente per comportare un cambiamento effettivo, motivo per cui le riforme degli anni ’90 hanno lasciato un’eredità in gran parte disattesa, enunciando principi privi tuttavia di strumenti attuativi validi. Nel caso della valutazione delle performance della Pubblica Amministrazione è quindi chiaro che gli impianti riformistici, per avere un impatto concreto e coerente, necessitano di un corpus di processi e sistemi di trasparenza e rendicontazione in relazione tra di loro, rispondendo al principio che in economia aziendale è definito della “visione sistemica” (1), intesa come rapporto causa-effetto instaurato tra organizzazione, gestione, misurazione e controllo in un più ampio processo gestionale. La riforma Brunetta, così come era stata emanata, è nata con l’ambizione di costituire il nuovo riferimento normativo generale per tutte le amministrazioni pubbliche. In questo senso la riforma ha tentato di costruire un trait-d’union tra una visione giuridica ed una aziendalista, cercando di rendere il carattere normativo della PA alla portata di tutti, nel solco di quanto già evidenziato da Massimo Severo Giannini nel suo celebre rapporto.

25 febbraio 2021

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