Rassegna Stampa
29 ottobre 2020
Trovare vulnerabilità comuni nei tre coronavirus letali esistenti al mondo
Fonte: cordis.europa.eu
Un gruppo di ricerca internazionale ha riscontrato l’esistenza di meccanismi comuni nelle malattie provocate dalla famiglia dei coronavirus e ha individuato potenziali terapie farmacologiche per ulteriori studi.
Negli ultimi due decenni, il mondo ha avuto a che fare con tre coronavirus umani mortali: SARS-CoV-1, MERS-CoV e il recente SARS-CoV-2. Prima che comparissero le malattie provocate da questi virus, i coronavirus umani erano per lo più legati a malattie respiratorie di lieve entità. Oggi, il numero crescente di vittime della pandemia di Covid-19 è di impulso per gli sforzi globali volti a sviluppare nuovi vaccini e terapie. Tuttavia, non esiste ancora una cura definitiva per la Covid-19 e, se il virus SARS-CoV-2 continua a evolversi, potrebbe rendere ancora più difficile trovare una terapia efficace.
I tre coronavirus letali sono stati al centro di uno studio condotto da un gruppo internazionale di quasi 200 ricercatori provenienti da 44 istituzioni accademiche e aziende in Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Il gruppo di ricerca ha approfondito i virus SARS-CoV-2, SARS-CoV-1 e MERS-CoV per individuare i meccanismi molecolari della famiglia dei coronavirus e promettenti bersagli farmacologici per inibitori dei coronavirus ad ampio spettro. «Questo studio internazionale di vasta portata chiarisce per la prima volta i punti in comune e, soprattutto, le vulnerabilità dei coronavirus, compreso il SARS-CoV-2 che è all’origine della pandemia in corso», osserva il ricercatore principale Nevan Krogan del Quantitative Biosciences Institute dell’Università della California in un comunicato stampa pubblicato sul sito web «Associated Press». I risultati dello studio sono spiegati in un articolo pubblicato sulla rivista «Science».