Rassegna Stampa

22 settembre 2024

Tfs statali, il furto nascosto da un miliardo. Niente più tasse sulla liquidazione

Fonte: pamagazine.it

Purtroppo, non è vero che repetita iuvant, altrimenti Tfr e Tfs dei dipendenti pubblici verrebbero da anni pagati entro sessanta giorni dal pensionamento, come avviene praticamente per tutte le altre categorie. Personalmente non so più dire quanti convegni, dibatti, iniziative, ma anche manifestazioni e scioperi ho direttamente organizzato e quanti articoli ho scritto per affermare che non siamo figli di un dio minore, e che il diritto dei dipendenti pubblici di avere il loro trattamento di fine rapporto o di fine servizio, nei tempi canonici, non è conculcabile da alcuna legge, tantomeno una legge di bilancio. Ho coordinato, insieme a tutto il Consal-Unsa, ben due ricorsi alla Corte Costituzionale, che abbiamo pure vinto. Inutilmente.

Nonostante la Consulta abbia ribadito che Tfr e Tfs sono salario differito, quindi soldi dei dipendenti che lo Stato non può tenersi quei in cassa da due ai cinque anni (a seconda se il lavoratore sia andato in pensione per raggiunti limiti d’età o abbia scelto di usufruire di una delle uscite anticipate ancora in vigore), il Tesoro non molla e i pensionati prima di vedere i loro quattrini devono attendere le calende greche. Per una volta, però, non voglio ripetere quella che sta diventando, purtroppo, una litania sui diritti costituzionali di noi dipendenti pubblici che sono stati calpestati da questo e da ogni precedente governo fin dai tempi dell’esecutivo guidato da Mario Monti.

Vorrei invece parlare di cifre e quantificare il furto (non saprei usare altro termine) che, con lo slittamento per anni e anni dei tempi, viene perpetrato ai danni dei lavoratori. Un furto miliardario. Non stupisca l’aggettivo, perché stiamo parlando di una cifra che si avvicina al miliardo di euro. E se non vi fidate di una semplice affermazione, vi chiedo di seguire attentamente i paragrafi seguenti

Mi spiego: dobbiamo partire dai dati del Conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato, rilevazione censuaria che i ragionieri centrali sono tenuti a fare dal 2001 su ogni aspetto del pubblico impiego, dal numero di addetti di ogni amministrazione, alle ore lavorate, i giorni di malattia, gli stipendi, i contratti e via enumerando. Poco o nulla sfugge all’indagine, restano fuori alcuni organi costituzionali ed autorità amministrative indipendenti, le casse e gli enti di previdenza ed assistenza privatizzati, le federazioni sportive, gli enti lirici ed altri organismi come l’ANAS, il fondo di rotazione per le politiche comunitarie, Patrimonio dello Stato S.p.a., Italia lavoro S.p.a. e poco altro, ma in totale si tratta di quasi il 97% delle amministrazioni.

22 settembre 2024

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