Rassegna Stampa
29 maggio 2019
Spesa sanitaria a 115,4 miliardi di euro. Dai cittadini +2,4%. La ricetta: regìa unica su previdenza, welfare e sanità
Fonte: quotidianosanita.it
La spesa 2018 imbrigliata a 115,4 miliardi di euro (6,6% del Pil), inferiore di quasi un miliardo rispetto a quanto preventivato a settembre e decisamente sotto controllo rispetto al Def 2014, che stimava una flessione al 6,8% del Prodotto intero lordo alla fine del quinquennio ma su livelli assoluti più elevati, pari a 121,3 miliardi. Un’incidenza sulla spesa primaria in lieve calo dal 14,8% del 2013 al 14,6% del 2018, confermata dal quadro tendenziale: 6,4% sul Pil a fine periodo e 14,4% sulla spesa.
Il Rapporto della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica presentato oggi a Palazzo Koch alla presenza della vicepresidente del Senato Anna Rossomando e del Presidente della Corte dei conti Angelo Buscema e, tra gli altri, della ministra della Salute Giulia Grillo, certifica una spesa sanitaria sotto controllo anche grazie alla ridotta dimensione degli squilibri economico-finanziari. Ma segnali di tensione, avvisa nella sua relazione il Consigliere Enrico Flaccadoro, restano sul fronte del superamento dei tetti per i dispositivi medici – per oltre il 24% – e degli acquisti diretti di farmaci, oltre il limite per 2,2 miliardi.
Mentre andranno reperite risorse per il personale le cui carenze, avvisano i magistrati contabili, «negli anni hanno portato a un aggravio di lavoro per gli organici in forza nelle strutture e a un allungamento delle liste d’attesa». Il 2019 dovrà accollarsi l’ennesimo slittamento dei rinnovi contrattuali e la nuova tornata 2019-2021, ma anche lo sblocco dei tetti per il personale del servizio sanitario nazionale, frutto dell’accordo tra Mef, Salute e Regioni e via di finalizzazione con l’approvazione del decreto Calabria, all’esame del Parlamento.