Rassegna Stampa

10 settembre 2020

Speranza: limiti del SSN sono figli di lunga stagione di tagli

Fonte: Agenzia DIRE - www.dire.it

“Limiti e difficolta’ della sanita’ italiana, che pure esce con un risultato significativamente positivo da questi mesi del Covid, non sono figli soltanto di questa tempesta, che pure c’e’ stata, ma vengono da lontano”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione davanti alla Commissione Affari Sociali della Camera sul tema dell’individuazione delle priorita’ nell’utilizzo del Recovery Fund.

“La pandemia ha evidenziato e anche ampliato alcuni problemi strutturali, con cui dobbiamo avere a che fare, che nascono con il Covid- ha proseguito Speranza- Il primo: e’ cambiato profondamente il contesto demografico ed epidemiologico, questo e’ il punto di partenza, secondo me, per una valutazione di riforma del Servizio sanitario nazionale. Una popolazione con piu’ anziani, qual e’ quella italiana, ha visto l’esplosione delle cronicita’, che coinvolgono un numero sempre piu’ significativo di persone, e che chiede chiaramente anche un nuovo investimento in termini economici e finanziari di riforma, a partire dal rafforzamento delle politiche del territorio”.

Secondo il ministro, quindi, continuano “ad aumentare le diseguaglianze tra territori, abbiamo qualita’, efficienza, livelli essenziali di assistenza variegati tra regioni e dentro le regioni, in modo particolare in una dinamica nord-sud. Abbiamo ancora nel nostro Paese un elemento di ritardo, su cui sara’ indispensabile investire, che riguarda i processi di innovazione e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale. Il punto di fondo continua a essere che siamo ancora figli di una lunga stagione di tagli”.

Per questo e’ necessario affrontare “con coraggio questo passaggio: il Covid ha sicuramente rappresentato un dramma nel nostro Paese, ma oggi ci offre anche una piu’ significativa consapevolezza da parte delle opinioni pubbliche e delle istituzioni a tutti i livelli della necessita’ di ricominciare ad investire. C’e’ profondamente bisogno di una grande riforma del Servizio sanitario nazionale”, ha concluso.

10 settembre 2020

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