Rassegna Stampa

30 novembre 2020

SARS-CoV-2 e le sue “pericolose” relazioni col colesterolo

Fonte: quotidianosanita.it

Di Giovanni Di Guardo
Docente di Patologia Generale e Fisiopatologia Veterinaria >
Università di Teramo
Facoltà di Medicina Veterinaria

 

Gentile Direttore,
in un recentissimo articolo a firma di Congwen Wei e collaboratori, apparso sulla rivista “Nature Metabolism”, è stato descritto per la prima volta un intrigante legame fra SARS-CoV-2 – il betacoronavirus responsabile della CoViD-19 – ed il colesterolo o, per meglio dire, fra il virus e le “lipoproteine ad alta densità” (il cui acronimo, “HDL”, è sinonimo di colesterolo “buono”, diversamente dalle “LDL”, che stanno invece a indicare il colesterolo “cattivo”).

Nello specifico, SARS-CoV-2 sarebbe in grado di utilizzare, a mo’ di “zattere”, le HDL veicolanti nel torrente sanguigno il colesterolo “buono” (alias non “aterogeno”), sfruttando quindi il loro recettore (il cui acronimo, “SR-B1”, sta per “scavenger receptor-B type 1”) per entrare nelle cellule-ospiti con maggior facilità, qualora queste ultime albergassero sulla loro superficie, simultaneamente, la molecola “ACE-2”, il principale recettore grazie al quale il virus SARS-CoV-2 riesce a penetrare nelle nostre cellule.

30 novembre 2020

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