Rassegna Stampa

14 maggio 2020

Sanità, in 10 anni persi 44mila posti di lavoro. Quanti sono e quanto guadagnano i medici e il personale sanitario

Fonte: ilsole24ore.com

Finalmente arriva il decreto Rilancio. Un capitolo importante è quello per potenziare il sistema sanitario nazionale messo a dura prova dal virus. In sostanza arrivano 1,25 miliardi che si tradurranno in 20mila assunzioni tra infermieri, medici e tecnici. Saranno stabilizzati anche 3500 posti letto in terapia intensiva e 4225 in sub intensiva destinati al Covid a cui si aggiungeranno 300 letti. Ma quanti sono e quanto guadagnano in questore settore. Facciamo un check-up
Un dipendente della pubblica amministrazione su dieci lavora in sanità, un totale di 650 mila dipendenti a tempo indeterminato registrati al 31 dicembre 2018, un numero in costante calo dal 2009 a oggi. In dieci anni diverse regioni (Lazio, Campania, Molise, Abruzzo, Sicilia, Puglia, Piemonte e Calabria ) hanno dovuto attuare dei Piani di rientro della spesa sanitaria, che sono andati a incidere sulla spesa per il personale nel settore pubblico. (I dati si trovano nel rapporto n.6 del MEF “Monitoraggio della spesa sanitaria, luglio 2019”).

Perso il 6,4% dei dipendenti in sanità
Abbiamo oggi 44mila sanitari in meno assunti a tempo indeterminato (-6,4% rispetto al 2009), una riduzione – precisa Istat – solo parzialmente compensata dall’innalzamento dei requisiti per l’accesso alla pensione. In sostanza: meno persone, più anziane e più ricorso al lavoro flessibile. “Flessibile” è una parola ambigua, perché suggerisce un certo grado di libertà del lavoratore, mentre qui si tratta di posti a tempo determinato e in somministrazione, cioè di precarietà. Nel 2018, gli occupati con forme di lavoro flessibile sono circa 42 mila, contro i 38 mila del 2009 e i 31 mila del 2013. Tuttavia, il lavoro flessibile è riuscito a compensare solo un quarto delle cessazioni. I dati derivano dal Conto Annuale MEF-RGS e dall’Archivio Conto Annuale Ministero dell’economia e delle finanze – Ragioneria generale dello stato.

 

14 maggio 2020

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