Rassegna Stampa

27 maggio 2024

Salute liquida

Fonte: saluteinternazionale.info

La diffusione delle tecnologie di mobile health ridefinirà il modo in cui gestiamo la nostra salute e pratichiamo l’assistenza sanitaria, cambiando la nostra idea di salute.

Per i sostenitori della digital health, siamo sull’orlo di una rivoluzione digitale della sanità. La diffusione delle nuove tecnologie digitali e in particolare della mobile health (mHealth), ovvero delle pratiche mediche e di sanità pubblica supportate da dispositivi mobili quali smartphone e dispositivi di monitoraggio wearable (indossabili), che si avvalgono dell’utilizzo dei big data analizzati con metodi come il machine-learning, ridefinirà il modo in cui gestiamo la nostra salute e pratichiamo l’assistenza sanitaria, cambiando anche la nostra idea di salute. Eric Topol, uno dei più autorevoli sostenitori di queste nuove tecnologie, è convinto che big data e machine learning, soprattutto se combinati con l’automonitoraggio delle condizioni cliniche e l’empowerment del paziente, risolveranno molte carenze e problemi dell’assistenza sanitaria moderna, come l’aumento del carico di lavoro, la carenza di personale e la mancanza di assistenza. Nel suo libro “Deep medicine” (2019), Topol afferma, inoltre, che queste tecnologie renderanno di nuovo “umana” una medicina che sembrava aver perso la sua umanità, favorendo una relazione di cura centrata sulla persona e più empatica.

Non tutti, però, sono d’accordo con la visione “positivista” di Eric Topol. Il prof. Giovanni Rubeis (Division of Biomedical and Public Health Ethics, Krems, Austria) ha pubblicato nel 2023 un articolo sulla rivista “Social Science and Medicine” dal titolo “Liquid Health. Medicine in the age of surveillance capitalism” con l’obiettivo di analizzare l’impatto che le tecnologie dei big data, così come le pratiche sociali e il quadro economico ad esse collegato, possono esercitare sul concetto di salute [1]. Nel suo articolo, Rubeis introduce il concetto di “salute liquida”, mutuando dal sociologo Zygmunt Bauman la metafora della “liquidità” e individuando come responsabile di questo processo di “liquefazione” il capitalismo della sorveglianza. L’ipotesi centrale è che, sebbene le tecnologie digitali in ambito sanitario possano risultare vantaggiose per gli utenti, il quadro economico di riferimento (il capitalismo della sorveglianza) mette a rischio la realizzazione della personalizzazione delle cure e dell’empowerment del paziente, le due grandi promesse della svolta digitale.

27 maggio 2024

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