Rassegna Stampa

18 marzo 2019

Saitta: sanità torni al centro dell’agenda politica nazionale, quota 100 ha effetti negativi per la sanità

Fonte: regioni.it

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Saitta: sanità torni al centro dell’agenda politica nazionale

“E’ necessario che la sanità torni al centro dell’agenda politica nazionale”. Lo sostiene il coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta.

L’assessore alla Sanità dela regione Piemonte Antonio Saitta aggiunge che “quota 100 – ha spiegato Saitta – per la sanità ha effetti molto negativi: i medici vanno in pensione ma c’è carenza di nuove leve. Si doveva pensare prima a creare un sistema di salvaguardia. Puoi anche dare il reddito di cittadinanza ma se il sistema sanitario pubblico non funziona, non ci fai niente e non hai protezione”.

“E’ ora di uscire dalla fase delle celebrazioni – afferma Saitta – e di passare a guardare con realismo i problemi: innanzitutto la mancanza di personale, e poi la necessità di garantire servizi uniformi in tutto il Paese”.

“Il Servizio sanitario nazionale – aggiunge Saitta – non si difende con le dichiarazioni di principio, ma con le scelte che si compiono. Occorre qualcosa di più di qualche piccola manutenzione, il sistema si governa con il coraggio di decisioni che sul momento possono anche apparire impopolari”.

Il sistema sanitario italiano, – spiega Saitta – benché sottofinanziato rispetto a quelli di altri Paesi europei, è un sistema che funziona e non merita discredito, anche se i cittadini alle volte non si rendono conto del suo valore. E’ un sistema che va difeso, anche dalle spinte che lo portano a scivolare verso qualcosa di diverso”.

“Sono preoccupato – rileva Saitta – perché l’attuale dibattito politico non vede al centro la sanità. Come Regioni abbiamo avviato la discussione su un grande ‘patto per la salute’ e abbiamo chiesto di provare a fare un pre-accordo sul finanziamento del sistema sanitario, che negli ultimi anni ha risparmiato risorse per sei miliardi e ha dato un grande contributo al riequilibro economico dell’Italia”.

18 marzo 2019

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