Rassegna Stampa

12 ottobre 2021

Pensioni, “fumata nera” sulle rivalutazioni dei contributi

Fonte: ilgiornale.it

Ad incidere in modo determinante il Pil italiano negativo del 2020, in “piena” Pandemia

Nessuna rivalutazione dei montanti contributivi delle pensioni per il 2021. Gli effetti della Pandemia di Covid-19 del 2020 con il lockdown ed il “blocco” quasi totale dell’economia italiana hanno fatto registrare un livello del Pil dell’anno passato estremamente negativo e che sta avendo effetti sul sistema delle pensioni il cui tasso annuo di capitalizzazione per la rivalutazione dei montanti contributivi torna a essere negativo.

Come riportato dalla nota dell’Istat , richiamata anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: “Il tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale, nei cinque anni precedenti il 2021, risulta pari a -0,000215 e, pertanto, il coefficiente di rivalutazione è pari a 0,999785. Si sottolinea che il coefficiente di rivalutazione risulta inferiore all’unità, a causa della dinamica negativa del PIL nominale nel periodo considerato”.

Non è la prima volta che accade; già nel 2014, difatti, l’indice di rivalutazione dei montanti era risultato negativo costringendo il governo ad intervenire con il decreto legge 65/2015 che stabiliva, comunque, che anche in presenza di tasso negativo questo non poteva essere inferiore ad 1 venendo poi recuperato nelle successive rivalutazioni. Secondo quanto previsto dall’articolo 5 comma 1 del DL numero 65 del 2015, difatti, scatta la clausola di salvaguardia che fa salire il valore all’unità.

12 ottobre 2021

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