Rassegna Stampa
26 novembre 2020
Ricciardi, operatori decimati, non riusciamo a curare. Servono assunzioni e aumento stipendi
Fonte: Agi
“In questo momento, nel nostro Paese, non riusciamo a curare i pazienti Covid e nemmeno gli altri affetti da altre patologie perché stiamo conducendo una guerra in cui il nostro esercito di operatori sanitari è in progressiva decimazione”. Lo ha detto Walter Ricciardi, professore di Igiene e Sanità Pubblica all’Università Cattolica e consulente del ministero della Salute, intervenendo all’evento online ‘Next generation health: le priorità degli italiani per la Sanità del futuro’, organizzato dall’azienda farmaceutica Janssen Italia.
“Nell’ultimo mese, per dare un’idea, si sono infettati 27mila tra medici e operatori sanitari e già mancavano 53mila infermieri”, ha spiegato Ricciardi aggiungendo che “è di ieri la notizia che una importante struttura oncologica italiana ha dovuto sospendere le chemioterapie perché l’unico infermiere che era di servizio si è infettato e, quindi, in questo momento abbiamo dei pazienti che hanno patologie oncologiche e non possono accedere alla chemioterapia così come altri pazienti non possono essere sottoposti agli interventi chirurgici necessari e altri ancora non possono accedere alle terapie cardiovascolari. Insomma è una situazione che predetermina quella tempesta perfetta di cui parlavamo da tempo. C’è un enorme problema di accesso e dobbiamo darci una mossa”.
Per la sanità italiana “serve un programma straordinario di assunzioni che preveda anche un aumento degli stipendi perché oggi un ragazzo italiano quando diventa medico o infermiere ha la possibilità di andare a guadagnare tra 3mila e 4mila euro al mese in un altro Paese dell’Ue ed è chiaro che di fronte a questa prospettiva lascia l’Italia”. Ricciardi ha, inoltre, ribadito che serve attuare una “rapida trasformazione digitale e un coinvolgimento attivo dei pazienti”