Rassegna Stampa
25 gennaio 2024
Questi benedetti LEP
Fonte: ilpost.it
È da più di vent’anni che la politica cerca un modo per stabilire i Livelli essenziali delle prestazioni: cosa sono e perché sono necessari per l’autonomia delle regioni
Il parlamento sta discutendo e votando il disegno di legge sull’autonomia differenziata del governo, voluto in particolare dal ministro leghista per gli Affari regionali Roberto Calderoli. Ma l’approvazione definitiva del disegno di legge di Calderoli non significherebbe comunque l’introduzione effettiva dell’autonomia differenziata, cioè del trasferimento alle regioni di competenze e poteri finora esercitati dallo Stato centrale. Il provvedimento fissa soltanto alcune procedure che giunte regionali, governo e parlamento saranno tenuti a seguire nei negoziati che definiranno poi eventualmente il trasferimento di quelle competenze e quei poteri alle regioni che ne faranno richiesta.
L’avvio di questo percorso piuttosto articolato viene però subordinato dal disegno di legge alla definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (LEP), cioè a quella serie di servizi essenziali che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini in ogni area del territorio nazionale. Questo per evitare che la concessione dell’autonomia alle regioni più ricche ed efficienti finisca con l’aumentare i divari territoriali che da decenni esistono tra Nord e Sud Italia, ma anche tra aree urbane e periferie, tra grandi città e borghi montani. In particolare, dopo le modifiche apportate dal Senato al testo originario, il disegno di legge di Calderoli prevede che il governo abbia fino a due anni di tempo dal momento dell’approvazione definitiva del provvedimento per adottare i decreti legislativi necessari a definire i LEP.