Rassegna Stampa
24 marzo 2020
Quanto è diffuso lo smart working nei Ministeri e negli enti pubblici?
Fonte: Agi
Secondo dati provvisori, nelle amministrazioni centrali le percentuali alte di lavoro agile vanno dal 60 al 90% ma nelle Regioni sono più basse. Per i sindacati ci sono “resistenze” da parte dei dirigenti
Lo smart working prende piede nei ministeri ma non si diffonde negli enti locali. Secondo le rilevazioni provvisorie, risalenti a venerdì e in continua evoluzione, della Funzione pubblica, vi sono nelle amministrazioni centrali delle percentuali alte di lavoro agile che vanno dal 60 al 90%; si arriva all’80% del personale alla Presidenza del Consiglio, all’88% al ministero del Lavoro, all’85% all’Inps.
Molto variegata invece la situazione negli enti locali: alla Regione Marche su 2.080 dipendenti lavorano da remoto in 1.300 e in Veneto 1.430 su 2.750. Ma i sindacati sono insoddisfatti e parlano di “resistenze” all’applicazione dello smart working, nonostante le indicazioni della ministra della Pa Fabiana Dadone. Per questo sono pronti a presentare diffide, così come fatto oggi nei confronti della Regione Lombardia.