Rassegna Stampa

21 settembre 2023

Pubblico impiego, L’invalidità l’accerta l’Inps

Fonte: pensionioggi.it

Chiarimento in merito alla novella di cui al dl n. 73/2022. Dal 1° giugno 2023 tutti gli accertamenti sanitari per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità previdenziale dei dipendenti pubblici civili sono di competenza dell’Inps.

Dal 1° giugno 2023 è l’Inps che accerta l’inabilità e l’inidoneità al lavoro dei dipendenti pubblici. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 3243/2023 con il quale illustra la portata innovativa della novella contenuta nell’art. 45, comma 3-bis, del dl 73/2022, convertito dalla legge 122/2022. Le amministrazioni pubbliche, pertanto, dovranno presentare le relative domande all’Inps esclusivamente in modalità telematica.

Funzioni all’Inps
Il legislatore ha operato una semplificazione dei procedimenti di accertamento sanitario preposti al riconoscimento delle prestazioni di invalidità previdenziale dei dipendenti pubblici. Si tratta delle pensioni di invalidità di cui al Dpr 1092/1973 riconoscibili in occasione della dispensa per inidoneità al servizio (ex art 71 del Dpr 3/1957) e della legge n. 274/1991 (inabilità all’impiego del personale civile statale, degli enti locali e della sanità); dell’articolo 2, co. 12 della legge n. 335/1995 (pensione di inabilità assoluta alle mansioni) e delle relative cause di servizio. Dal 1° giugno 2023 i relativi accertamenti sanitari sono di competenza dell’Inps subentrando alle Commissioni mediche operanti nell’ambito del Ministero dell’Economia.

L’Inps spiega che è interessato dalla novella «il personale civile delle Amministrazioni statali, anche a ordinamento autonomo, degli Enti pubblici non economici e degli Enti locali, di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165». In sostanza si tratta di tutti i dipendenti pubblici del settore civile (es. comparto scuola, sanità, enti locali, funzioni centrali, eccetera).

21 settembre 2023

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