Rassegna Stampa

01 novembre 2022

Pubblica Amministrazione, la riforma in mano agli enti

Fonte: antonionaddeo.blog

Non diremo ancora una volta, anche in questo spazio, quanto è trasformativo e potenzialmente generativo il momento che il pubblico impiego vive, tra riapertura dei concorsi, rinnovi contrattuali e nuovi investimenti nel capitale umano. Né ripeteremo che non occorrono ulteriori riforme. Su entrambe le affermazioni il consenso è unanime.

Cosa, allora, resta da fare?

Occorre sfruttare le opportunità create dalle più recenti riforme, dai nuovi contratti e – finché dura – dalla disponibilità ad investire sulle persone della PA, senza perdere tempo e senza perdere l’occasione storica. Questa è una sfida degli enti, dei loro vertici gestionali, dei loro direttori del personale.

Le recenti riforme hanno rinnovato gli strumenti per realizzare concorsi che, se applicati con competenza, sono già un pezzo della soluzione per attrarre anche profili nuovi rispetto alla platea (sempre più asfittica) di chi pensa di fare un concorso pubblico (tradizionalmente i giuristi). Inoltre, i nuovi contratti, tolta la parte più adempimentale, mettono a disposizione degli enti nuovi strumenti per rilanciare le politiche delle risorse umane.

Gli spazi di innovazione sono ampi: da un lato la riprogettazione dei modelli organizzativi a partire dal disegno dei nuovi profili e dalla possibilità di usare la pianificazione dei fabbisogni di personale per cambiare il mix di ruoli e competenze, fino alla regolamentazione del lavoro agile e altre forme di flessibilità del lavoro; dall’altro la possibilità di rilanciare la contrattazione integrativa per stabilire criteri e modelli di gestione delle progressioni e delle carriere retributive.

Qualcuno dice che forse è addirittura troppo: saranno gli enti in grado di cogliere con sapienza le opportunità messe in campo? Certo la sfida non è banale e non c’è da stupirsi se qualcuno avrà da rimpiangere i tempi in cui non si poteva fare niente, per via delle mani legate dalle norme e dalla scarsità di risorse. Ma la posta il gioco è troppo alta per non mettere in campo ogni sforzo per cambiare, ente per ente, il presente e il futuro dell’impiego pubblico.

Come? L’esperienza e la letteratura ci mettono in guarda da tre grossi rischi, da considerare con attenzione, in questa delicata, ma anche energizzante fase che vivono le direzioni delle risorse umane nella pubblica amministrazione.

01 novembre 2022

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