Rassegna Stampa

04 giugno 2019

Sanità

Programma nazionale Esiti/ L’Italia delle cure migliora ma resta debole su oncologia e chirurgia ortopedica

Fonte: sanita24.ilsole24ore.com

Il 65% delle fratture del collo del femore operate entro lo standard indicato dei due giorni, a fronte del 31% del 2010. I parti cesarei che si attestano a livello nazionale al 22,2%, a fronte del 29% del 2010 e dell’inaccettabile 37% del 2004. La mortalità a 30 giorni dal ricovero per infarto del miocardio che continua a scendere dal 10,4% del 2010 all’8,3% del 2017, dato che pone l’Italia ai minimi tra i Paesi occidentali. I tassi di ospedalizzazione per le malattie respiratori che, per il caso Bpco, si abbassano dal 2.5 per mille di 9 anni fa all’1,9 per mille del 2017, pari a 27mila ospedalizzazioni evitate nell’ultimo anno. Questo il “bicchiere mezzo pieno” delle performance sanitarie nazionali, fotografato dal Programma nazionale Esiti (Pne) presentato questa mattina a Roma presso l’Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali che dal 2013 su mandato del ministero della Salute fornisce le valutazioni di efficacia, equità, sicurezza e appropriatezza delle cure prodotte nell’ambito del servizio sanitario italiano. Ma dai 175 indicatori analizzati nel Pne (70 di esito, 75 di volumi di attività e 30 di ospedalizzazione) esce anche il ritratto di un’Italia delle cure con gravi ritardi in termini di efficienza e di organizzazione. Se nel complesso migliorano le performance e diminuisce il tradizionale gradiente Nord-Sud, ambiti cruciali come l’oncologia e l’ortopedia mostrano una grave inappropriatezza

04 giugno 2019

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