Rassegna Stampa

02 maggio 2024

Decreto Pnrr-quater in filigrana: tutti i limiti dell’ennesimo “provvedimento tampone” per il Ssn

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Il 30 aprile è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale SO n. 19/ la legge 29 aprile, n. 56 di conversione del decreto 19/2024, il cosiddetto “Pnrr-quater”, entrata in vigore il 1 maggio. Alla fine del testo del decreto originale sono stati aggiunti alcuni articoli che costituiscono una ennesima puntata agli interventi spot sulla Sanità pubblica e – come sempre avviene da anni – i risultati sono aleatori, disorganici e, a volte, incomprensibili.

Preliminarmente non si può non ribadire che si tratta di una ulteriore operazione congiunturale che tocca alcuni punti particolarissimi lasciando la materia delle risorse umane, nella sua interezza, con le criticità precedenti. Qualche esempio del recente passato? La carenza di medici e infermieri, rispetto alla quale il legislatore prova in continuazione a fornire soluzioni ponte o alternative al concorso pubblico.

La questione dei “gettonisti”, affrontata in modo parziale e molto edulcorato con l’art. 10 della legge 56/2023. Le violenze nei confronti del personale, oggetto inizialmente della legge 113/2020, tanto inconsistente da avere necessità di almeno due integrazioni (art. 16 della legge 56/2023 e art. 1 del d.lgs. 31/2024).

Il trattenimento in servizio oltre i limiti di età, istituto modificato decine di volte con norme spesso illeggibili o di dubbia utilità, fino al recente intervento sui 72 anni. E poi, naturalmente, i tetti di spesa e i vincoli finanziari che a decorrere dalla legge 311/2004 hanno subito disposizioni vessatorie con almeno sei successive ulteriori leggi che hanno introdotto o confermato le disposizioni limitative.

Tutte le tematiche ricordate sono state gestite in modo estemporaneo, alla bisogna e mai con un approccio sistemico di largo respiro e soluzioni strutturali.

02 maggio 2024

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