Rassegna Stampa

02 aprile 2021

Perché i limiti di età per AstraZeneca cambiano tra paesi

Fonte: ilpost.it

L’EMA ha confermato che non ci sono evidenze per limitare l’uso del vaccino, ma alcuni governi fanno diversamente

Giovedì l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha ribadito che a oggi “non ci sono prove” che suggeriscano di escludere alcune fasce di età (sopra i 18 anni) dalla somministrazione del vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca. Nonostante le rassicurazioni dell’Agenzia, negli ultimi giorni diversi paesi hanno annunciato o confermato limiti di età per l’impiego del vaccino, con decisioni poco coordinate e apparentemente in contrasto con altre prese negli scorsi mesi.

Inizialmente, infatti, in Italia il vaccino di AstraZeneca era stato consigliato solo fino ai 55 anni, poi fino ai 65 e poi anche per i più anziani. Il motivo era legato alla mancanza di sufficienti dati che ne garantissero l’efficacia, e le ragioni non erano di sicurezza. Oggi, invece, c’è una situazione apparentemente opposta in cui in alcuni paesi europei le somministrazioni sono sospese sotto determinate soglie di età, e questa volta in attesa di ulteriori studi sui possibili rischi di sicurezza. Le vicende di queste settimane, insomma, potrebbero contribuire a ulteriori confusioni su uno dei vaccini su cui l’Unione Europea aveva puntato di più per rallentare la pandemia e ridurre gli effetti dell’emergenza sanitaria.

02 aprile 2021

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