Rassegna Stampa
13 luglio 2023
Pensioni, pesano le incognite risorse e inflazione: si punta alla previdenza complementare
Fonte: ilsole24ore.com
Il governo prenderà le decisioni sul capitolo previdenza a fine settembre quando con la NaDef sarà chiaro il quadro di finanza pubblica sul quale dovrà essere modellata la manovra 2023 e dopo che l’Osservatorio sul monitoraggio della spesa previdenziale avrà consegnato i dossier con le valutazioni e le proposte scaturite dal confronto tecnico con le parti sociali
L’istruttoria per definire in autunno il pacchetto pensioni da inserire nella manovra è stata avviata con il primo round sulle tutele degli under 40 “contributivi” tra l’Osservatorio sulla valutazione della spesa previdenziale, istituito dal ministro del Lavoro, Marina Calderone, e le parti sociali. Il secondo dei quattro incontri tecnici è fissato per martedì 18 luglio, e in quell’occasione sarà affrontato il delicato tema della flessibilità in uscita. Ma le tessere del puzzle dei nuovi interventi sulla previdenza potranno cominciare ad essere inserite non prima della fine di settembre 2023, quando sarà presentata la Nota di aggiornamento al Def (NaDef) su cui sarà poi modellata la legge di bilancio per il 2024. Solo a quel punto il governo saprà realmente quante risorse potranno essere destinate alle pensioni. Ma già fin da ora i margini appaiono ristretti. Anche perché sulla manovra economica pende la spada di Damocle dell’inflazione, che per quest’anno viaggia attorno al 6%, come indicato dallo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. E se proprio questo dovesse essere il tasso di indicizzazione delle pensioni, il costo delle perequazioni sarebbe molto elevato. Il Governo dovrà tra l’altro decidere se prolungare al prossimo anno l’aumento a 600 euro mensili dei trattamenti “minimi” degli over 75. E dovrà anche gestire un’altra patata bollente: l’impatto sui conti pubblici della sentenza della Consulta con cui è stato dichiarato incostituzionale il differimento del Tfs per i lavoratori pubblici. Per questo motivo, al momento, l’unico punto fermo nel cantiere pensioni e il rilancio della previdenza complementare, sui cui l’esecutivo punta molto con nuove misure nella manovra, in aggiunta a quelle collegate alla delega fiscale.