Rassegna Stampa
22 febbraio 2020
Previdenza
Pensioni, l’ipotesi di «Quota 101» per lasciare il lavoro prima: come funziona di Enrico Marro21 feb 2020
Fonte: Corriere.it
«Per noi Quota 100 resta, è importante e ci teniamo a mantenerla in piedi. Si potrà eventualmente valutare se portarla a Quota 101, ma sono valutazioni preliminari. Il trenino di prova di Quota 100 rimane dov’è». Così la ministra della pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ai microfoni di Rai Radio Uno. Un’apertura significativa, anche se limitata, a una revisione di Quota 100 perché arriva da una ministra del Movimento 5 Stelle, che ha votato questa riforma nel precedente governo insieme con la Lega.
Evitare lo scalone
Il canale di accesso anticipato alla pensione (bastano 62 anni d’età e 38 di contributi) scadrà, secondo la legge, il 31 dicembre 2021. Ma da tempo è in corso una discussione nella maggioranza e tra il governo e le parti sociali. Italia viva, il partito di Matteo Renzi, ne chiede l’abolizione subito, sostenendo che si stanno buttando miliardi per una platea ristretta di lavoratori che vanno in pensione con assegni in buona parte calcolati col vantaggioso sistema retributivo. Il governo ha già più volte chiarito che non intende prorogare Quota 100 oltre la sua scadenza, ma ha aperto un tavolo di confronto con i sindacati per preparare una riforma che sostituisca questa misura, evitando che dal primo gennaio 2022 si abbia uno «scalone», nel senso che fino al giorno prima si potrebbe andare in pensione a 62 anni e da quel giorno ne servirebbero 67 (età per la pensione di vecchiaia) o 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne) indipendentemente dall’età (pensione anticipata). Si tratterebbe quindi, come ha spiegato lo stesso governo, di introdurre forme di pensionamento flessibile.