Rassegna Stampa

24 novembre 2022

Pensioni, le 6 nuove fasce delle rivalutazioni con i tagli: ecco come funzionano

Fonte: ilsole24ore.com

Un bonus che fa salire le pensioni minime ad almeno 570 euro nel 2023 e a circa 580 euro nel 2024. Un nuovo meccanismo con sei fasce che garantisce la rivalutazione piena solo per gli assegni fino a circa 2.100 euro. Si scende poi all’80% per i trattamenti inferiori o pari a 2.625 euro, al 55% per quelli tra 2.626 e 3.150 euro, al 50% tra 3.151 e 4.200 euro, al 40% tra 4.201 e 5.250 euro e al 35% per le pensioni oltre questa ultima soglia. A disegnare questo schema per indicizzare gli assegni pensionistici al caro vita è la manovra approvata dal governo Meloni, nell’ultima versione messa a punto dai tecnici. Nel disegno di legge di bilancio vengono confermate le uscite con il mix Quota 42 e 62 anni d’età (di fatto Quota 103), così come il bonus del 9,19% per i lavoratori che decideranno di rinviare l’uscita una volta raggiunti i requisiti di Quota 103.

Cala il sipario sullo schema di indicizzazione a tre fasce
Dal 1° gennaio 2023 calerà il sipario sull’attuale schema articolato su tre fasce di reddito per la rivalutazione delle pensioni: 100% per i trattamenti fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (circa 525 euro); 90% per quelli superiori a 4 volte e fino a 5 volte il minimo; 75% sulle fasce di importo superiori a 5 volte il minimo. Nelle scorse settimane il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto che fissa al 7,3% la quota di indicizzazione al caro vita per l’adeguamento da far scattare a gennaio.

24 novembre 2022

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