Rassegna Stampa

09 settembre 2024

Pensioni, il blocco della rivalutazione finisce alla Corte Costituzionale

Fonte: Corriere.it

La Corte dei conti della Toscana ha sollevato un’eccezione di costituzionalità dopo il ricorso di un ex dirigente scolastico

Il blocco della rivalutazione delle pensioni, stabilito dalla legge di Bilancio 2023, finisce sul tavolo della Corte costituzionale. La Corte dei conti della Toscana, in composizione monocratica, chiamata a decidere sul ricorso di un ex dirigente scolastico, ha sollevato un’eccezione di costituzionalità.
Il ricorso di un ex dirigente scolastico fiorentino

A dare la notizia è proprio l’ex dirigente scolastico fiorentino, Marco Panti, oggi in pensione, il cui ricorso ha portato alla decisione del giudice contabile di trasmettere gli atti alla Consulta per una questione di legittimità costituzionale dell’articolo della legge di «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025», con riferimento agli articoli 3, 23, 36 e 38 della Costituzione. Panti aveva presentato ricorso per ottenere la perequazione integrale del trattamento pensionistico negli anni 2022, 2023, 2024, previa remissione degli atti del giudizio alla Corte costituzionale, in quanto essendo titolare di un trattamento pensionistico «pari a 5.708,11 lordi mensili, quindi superiore a dieci volte il minimo Inps», subiva «gli effetti negativi dei limiti alla perequazione automatica previsti dalla legge di bilancio 2023».

09 settembre 2024

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