Rassegna Stampa
06 ottobre 2021
PA: Brunetta, scorrimento graduatorie è mera facoltà, non obbligo
Fonte: Radiocor Plus
‘La normativa in materia di acceso al pubblico impiego prevede che le pubbliche amministrazioni abbiano la mera facolta’ e non l’obbligo di scorrere le graduatorie concorsuali vigenti per assumere personale a tempo indeterminato. Oggi, peraltro, le graduatorie restano vigenti soltanto per i due anni successivi alla loro approvazione, nell’interesse delle amministrazioni e degli stessi idonei. Il motivo e’ evidente.
Poiche’ le esigenze delle amministrazioni evolvono nel corso del tempo, rendere obbligatorio lo scorrimento potrebbe non soddisfare il fabbisogno: anche a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le amministrazioni potrebbero avere l’esigenza di assumere personale con competenze nuove e diverse rispetto a quelle prospettate inizialmente’. Cosi’ il Ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta al question time di oggi, rispondendo a una interrogazione sull’obbligatorieta’ di utilizzo delle graduatorie prima di dare seguito a nuovi concorsi. ‘Voi citate come esempio il concorso per 175 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate. Ma si tratta di un concorso bandito nel 2010, durato anni e anni.
Parliamo di posizioni bandite oltre un decennio fa! E’ evidente che i candidati di allora non sono gli stessi di oggi – ha detto Brunetta – Perche’ obbligare l’Agenzia ad assumerli, dunque? Lo scorrimento delle graduatorie risponde prima di tutto a un principio di economicita’, che non deve prevalere a scapito della meritocrazia, ne’ delle esigenze concrete delle amministrazioni. Aggiungo, a scanso di equivoci, che gli idonei di un concorso non sono assimilabili ai vincitori. All’idoneita’ non consegue un diritto all’assunzione. Reclutare non significa riempire posti, ma scegliere le persone migliori per far funzionare l’amministrazione. Sempre nel doppio interesse: dell’amministrazione e dei candidati. Lo scorrimento delle graduatorie e’, dunque, una mera facolta’ che presuppone profili professionali perfettamente sovrapponibili e attualita’ dei requisiti posseduti. Una facolta’ che tale deve rimanere’, ha concluso.