Rassegna Stampa
15 dicembre 2021
Omicron e il tempo del raddoppio dei contagi che minaccia gli ospedali
Fonte: Corriere.it
di Paolo Giordano e Alessandro Vespignani
Se il numero delle infezioni si gonfia a dismisura, anche con pochi casi gravi, può mettere sotto stress il sistema sanitario
La prima informazione è che non ci sono ancora abbastanza informazioni. Tuttavia,
i dati che si accumulano fanno pensare che, dopo la fase Delta, stiamo per entrare nella fase Omicron.
Ricapitoliamo. La nuova variante è stata ormai rilevata in una sessantina di paesi all’infuori del Sud Africa, il primo segno evidente della sua capacità di diffusione, nonché dell’inutilità manifesta delle restrizioni sui voli da e verso alcuni Paesi, a oggi l’unica misura che sia stata adottata con convinzione.
Gli studi inglesi, ovviamente in divenire, confermano una velocità di raddoppio dei contagi della nuova variante di due giorni e mezzo. Diciamo tre giorni, per ottimismo.
Il «tempo di raddoppio» è un parametro che ha il pregio di essere di comprensione immediata: se in un determinato giorno ho un certo numero di infezioni da Omicron, tre giorni dopo ne avrò il doppio; altri tre giorni dopo il doppio del doppio, e così via. È una misura diretta della rapidità del contagio.