Rassegna Stampa

07 ottobre 2022

Omicron BQ.1.1, presto per prevedere un nuova ondata

Fonte: Ansa

Zollo (Ceinge), meritano più attenzione le mutazioni della proteina N

E’ molto presto per poter dire se la nuova arrivata della famiglia Omicron, la BQ.1.1 nota come ‘Cerberus’, potrà provocare una nuova ondata dell’epidemia di Covid-19: lo dice all’ANSA il genetista Massimo Zollo, coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge di Napoli, secondo il quale meritano in questo momento una maggiore attenzione le mutazioni della proteina N, interna al nucleo del virus SarsCoV2.

L’attenzione sulla BQ.1.1 era stata sollevata il 3 ottobre dai social media, con un tweet del ricercatore Cornelius Roemer, esperto di bioinformatica dell’università svizzera di Basilea: dai suoi dati, scriveva, “sta diventando abbastanza chiaro che BQ.1.1 guiderà un’ondata in Europa e Nord America prima della fine di novembre”. La sua presenza, in rapporto a quella delle varianti già presenti, “ha continuato a più che raddoppiare ogni settimana” e nell’arco di 19 giorni le sequenze depositate nelle banche internazionali che raccolgono le sequenze genetiche è aumentata “8 volte, da 5 sequenze a 200 sequenze”.

07 ottobre 2022

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