Rassegna Stampa

26 gennaio 2021

Moderna affila nuove armi contro le varianti del virus

Fonte: ilsole24ore.com

La ricerca dell’azienda Usa punta da una lato ad aumentare le difese con una terza dose del vaccino oggi disponibile, dall’altro prevede un “richiamo” mirato sulle variabili

E se il vaccino per Covid-19 diventasse molto simile a quello dell’influenza, che contiene antigeni specifici per diversi ceppi del virus in un’unica somministrazione? Potrebbe essere anche questa la strategia futura che Moderna proporrà per il proprio vaccino a RNA-messaggero, già disponibile, in modo da renderlo efficace nello stimolare una forte risposta anche nei confronti di varianti del virus come quella sudafricana ed altre che eventualmente si presentassero in futuro.

Questo nuovo vaccino potrebbe essere somministrato con una terza dose “mirata” dopo il ciclo vaccinale testato ed oggi utilizzato. Oppure si potrebbe pensare solamente a “rinforzare” ulteriormente la risposta difensiva specifica del sistema immunitario, rendendolo comunque più “forte” con una terza dose del vaccino oggi disponibile anche nei confronti di varianti virali specifiche. È il pensiero di Giancarlo Icardi, direttore dell’Istituto di Igiene dell’Università di Genova, a commento della nota di Moderna, produttrice di un vaccino a m-RNA per Sars-CoV-2, relative ai risultati di studi di neutralizzazione in vitro su sieri di individui che hanno già ricevuto il vaccino Covid-19 dell’azienda.

26 gennaio 2021

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