Rassegna Stampa
23 ottobre 2019
Manovra
Speranza, per la sanità si chiude stagione dei tagli
Fonte: Agi
Così come è stata articolata, la manovra finanziaria soddisfa, e molto, Roberto Speranza, ministro della Salute, perché “c’è un cambio di linea significativo, si chiude definitamente la stagione dei tagli” nel settore. Il ministro lo ha detto nel corso di ‘Radio anch’io’ su Radio1 Rai, sottolineando che “ci sono 2 miliardi in più sul fondo nazionale (+1,7%)” mentre nei due anni precedenti l’apporto era stato era stato di circa un miliardo.
“Quindi – ha detto – soldi in più per combattere le liste dì’attesa, per il personale e per per migliorare l’efficienza del servizio sanitario”.
Inoltre, da segnalare i due miliardi in più in un piano triennale per l’edilizia sanitaria e, terzo aspetto importante della manovra per il settore, “dal primo settembre nessuno pagherà più il superticket”.
Rischio stangata per i redditi medi perché quel gettito da qualche altra parte andrà recuperato? Ipotesi “totalmente infondata”, la risposta del ministro della Salute, Roberto Speranza, confermando che dal prossimo primo settembre quei 10 euro in più sulle visite specialistiche non ci saranno in tutta Italia e non solo quindi in quelle regioni che già sono intervenute autonomamente in tal senso con proprie leggi. Ora “con una legge dello Stato, che è la manovra di bilancio, lo aboliamo ovunque. In Italia – ha aggiunto Speranza – ancora troppe persone per motivi economici non si curano come dovrebbero”, e l’esito dell’abolizione del superticket sarà che “si cureranno più persone, si cureranno meglio e una visita specialistica consente un risparmio sul lungo termine, perché fare prevenzione nella salute fa risparmiare nel tempo”.