Rassegna Stampa
02 marzo 2021
L’Unione Europea perde pezzi sui vaccini
Fonte: ilpost.it
Austria e Danimarca stanno prendendo accordi separati con Pfizer e Moderna, e diversi altri paesi si stanno interessando ai vaccini russi e cinesi
Negli ultimi giorni diversi paesi dell’Unione Europea hanno annunciato che prenderanno in autonomia alcune decisioni sull’acquisto dei vaccini contro il coronavirus, superando l’approccio comunitario seguito finora.
Lunedì i governi di Austria e Danimarca, che fanno parte del gruppo di paesi più conservatori dal punto di vista economico, hanno annunciato che nei prossimi giorni discuteranno col governo israeliano una possibile partnership per ospitare centri di produzione delle aziende farmaceutiche Pfizer e Moderna sul proprio territorio, e ottenere così una corsia preferenziale nelle forniture del vaccino rispetto ai contratti europei.
Austria e Danimarca sono solo gli ultimi che hanno deciso di muoversi in autonomia. L’Ungheria, paese guidato da un governo semi-autoritario, nella campagna di somministrazione di massa sta utilizzando anche il vaccino russo Sputnik V e il vaccino cinese Sinopharm, nessuno dei quali è stato approvato dall’Agenzia europea per il farmaco (EMA). Ieri anche la Slovacchia ha ricevuto 2 milioni di dosi dello Sputnik V, mentre Polonia e Repubblica Ceca stanno discutendo rispettivamente con Cina e Russia per ricevere forniture di vaccini.