Rassegna Stampa

07 maggio 2024

Liste d’attesa lunghe? La legge (poco applicata) che fa pagare le cure all’Asl

Fonte: ilsole24ore.com

Pochi sanno che da oltre 20 anni c’è una norma che “difende” i pazienti costretti ad attendere oltre ai tempi massimi previsti

Le liste d’attesa sono il nemico numero uno dei pazienti, tanto che circa 3 milioni di italiani dei 4,5 milioni complessivi che hanno rinunciato a curarsi nel 2023 lo hanno fatto proprio a causa di attese troppo lunghe per curarsi. Una emergenza nazionale contro la quale anche il Governo vuole provare a correre ai ripari con un decreto legge attese a breve in consiglio dei ministri. Pochi sanno però che da oltre 20 anni c’è una norma che “difende” i pazienti costretti ad attendere oltre ai tempi massimi previsti e che consente a chi aspetta troppo per una visita o un esame di chiedere alla Asl di pagare la prestazione in intramoenia (la libera professione all’interno dell’ospedale). Per il cittadino a cui al massimo toccherà pagare solo il ticket non è facile attivare questa procedura anche perché i Cup e le Asl non li avvertono di questa possibilità, per questo si sono moltiplicate le associazioni di pazienti pronti ad assisterli con la messa a disposizione di moduli ad hoc.

Cosa prevede la norma approvata oltre 20 anni fa
La misura normativa risale come detto ad oltre 20 anni fa e in particolare al Dlgs 124 del 1998 che senza troppi giri di parole prevede che se le attese per una prestazione sanitaria supera i termini previsti (in base all’urgenza sono previsti dei codici e dei giorni massimi di attesa) allora il paziente può chiedere «che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attivita’ libero professionale intramuraria, ponendo a carico dell’azienda unita’ sanitaria locale di appartenenza e dell’azienda unita’ sanitaria locale nel cui ambito e’ richiesta la prestazione, in misura eguale, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione e l’effettivo costo di quest’ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti». In pratica il paziente potrà prendere la visita e l’esame in intramoenia pagando se non è esente il ticket. Nel caso invece «l’assistito sia esente dalla predetta partecipazione l’azienda unita’ sanitaria locale di appartenenza e l’azienda unita’ sanitaria locale nel cui ambito e’ richiesta la prestazione corrispondono, in misura eguale, l’intero costo della prestazione».

07 maggio 2024

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