Rassegna Stampa
03 aprile 2025
Liste d’attesa: 323 milioni ancora non spesi dalle Regioni e altri usati per coprire i buchi di bilancio
Fonte: ilsole24ore.com
Su un finanziamento totale di 1,371 miliardi per gli anni 2022, 2023 e 2024 da parte del ministero della Salute le Regioni non ne hanno impiegati 323 milioni
Lo scontro tra il ministro della Salute Orazio Schillaci e le Regioni raggiunge nuove vette. Dopo aver scritto una nuova lettera di fuoco al presidente delle regioni Massimiliano Fedriga nel question al Senato Schillaci ha lanciato una nuova stoccata alle amministrazioni regionali colpevoli secondo il ministro di non applicare le misure del decreto anti liste d’attesa: «Non è accettabile – afferma – che a distanza di mesi dall’approvazione della legge, ci siano ancora resistenze o ritardi nell’applicazione. Così come non è accettabile rivendicare insufficienza di stanziamenti quando la Corte dei Conti nella sua ultima relazione mette nero su bianco la spesa esigua delle Regioni rispetto ai fondi ricevuti dal 2020 per le liste d’attesa». Tra l’altro l’accusa non riguarda solo i soldi ancora colpevolmente non spesi, ma anche il fatto che parte di quelle risorse è stato usato da alcune Regioni per coprire i disavanzi di bilancio.
Un quarto dei fondi ancora non spesi dalle Regioni
L’accusa sui fondi arriva sulla base di dati precisi: al 31 dicembre 2024, secondo i dati comunicati dalle Regioni al ministero della Salute un quarto dei fondi totali assegnati per il recupero delle liste, pari al 24%, non è stato utilizzato. Su un finanziamento totale di 1.371.956.271 euro per gli anni 2022-23-24 da parte del ministero della Salute, infatti, le Regioni non hanno utilizzato – o hanno accantonato – una cifra pari a 323.342.886 euro. La legge approvata, ha ribadito Schillaci, non rappresenta «palliativi o interventi spot, ma una riforma organica» e le misure previste «stanno già producendo risultati tangibili nelle Regioni che le hanno implementate. Dove si applica la legge, cioè, ci sono i risultati». «I dati comunicati al Ministero dalle Regioni indicano che non sono state impiegate tutte le risorse assegnate dal 2022 al 2024 e che in alcuni casi i fondi sono stati destinati a tappare buchi di bilancio», avverte ancora Schillaci. La collaborazione, ribadisce, è centrale ed il ministero, insieme all’Agenas, stanno conducendo incontri serrati con le Regioni per affiancarle e risolvere le criticità, ma «sia chiaro – avverte – non si tratta di carenza di strumenti o risorse, ma di volontà politica e organizzativa».