Rassegna Stampa
09 maggio 2019
Autonomia differenziale
Lezzi: ad oggi i costi non sono noti
Fonte: Agi
“Per quanto concerne il tema degli effetti finanziari dell’eventuale definizione di intese ai sensi del terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione, il Ministro Tria, durante la sua Audizione, ha segnalato che in alcuni casi le richieste regionali non sono del tutto coerenti con i princìpi costituzionali e che, pertanto, vista la tassatività del disposto costituzionale, non possono essere oggetto di attribuzione. Ad oggi, con gli schemi di intesa che abbiamo visionato nei mesi scorsi, non siamo in grado di definire quanto costa l’autonomia. E questo perché le bozze da noi esaminate, illustrano un quadro generale di intenti che, solo successivamente all’entrata in vigore delle leggi di approvazione dell’intesa, e quindi dei singoli decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, si renderà concretamente operativo il complesso disegno di autonomia differenziata”. Lo ha detto questa mattina il ministro per il Sud Barbara Lezzi durante il suo intervento in audizione presso la commissione per Federalismo Fiscale sul tema dell’Autonomia.
“Nello specifico, ad oggi, le perplessità che abbiamo, sono anche e soprattutto dovute all’impossibilità di esprimere una valutazione degli impatti sulla finanza pubblica che, invece, sarà possibile, ribadisco solo dopo l’approvazione dei singoli decreti del Presidente. In un’ottica di tutela degli interessi della comunità e quale Autorità politica per la coesione lavoro costantemente a misure omogenee per tutto il territorio nazionale e, come ho già ribadito in altre sedi, non posso che avere cura di partecipare attivamente all’azione del governo per fare in modo che le misure adottate e le iniziative future assicurino al Sud le risposte di cui ha bisogno per poter colmare quel gap con il Nord cresciuto a dismisura negli ultimi 25 anni e, quindi, generare un ulteriore ampliamento del divario, nonché cittadini di serie A e serie B”.