Rassegna Stampa
24 giugno 2020
Le pensioni e il Covid-19, l’informazione che non c’è
Fonte: ilsole24ore.com
Con la recessione le pensioni future subiranno una svalutazione ma non ci sono simulatori pubblici che offrano proiezioni ufficiali. Dopo la rottamazione della “busta arancione” nessun piano di comunicazione
Sarà la più dura recessione della storia d’Italia a ricordarci il bene prezioso di una pubblica informazione sullo stato delle pensioni attuali e future? Probabilmente no, perché c’è da aspettarsi che neppure questa volta il “dopo” sarà diverso. La prima e ultima iniziativa di comunicazione istituzionale sulle pensioni – le famose “buste arancioni” dell’Inps di Tito Boeri – è chiusa da oltre un anno. Serviva per allineare il nostro Paese a pratiche che altrove in Europa sono una consuetudine storica. Restiamo al buio con un sistema che trasforma i contributi versati in pensioni future con variabili che vanno dalla crescita del Pil alla speranza di vita, entrambe scosse profondamente dalla pandemia in corso. Sapere che cosa succede quando sul cruscotto si accende una spia rossa sarebbe bellissimo, aiuterebbe a fare qualche scelta di risparmio un po’ più avveduta. Ma niente, gli unici simulatori delle pensioni future che abbiamo a disposizione sono privati, molto diversi, mai certificati, una risposta parziale di mercato a un fallimento dello Stato.