Rassegna Stampa
06 marzo 2020
Covid19
L’anestesista di Codogno che ha intuito la diagnosi di Mattia: “Ho pensato all’impossibile”
Fonte: repubblica.it
Annalisa Malara, 38 anni, di Cremona, è il medico dell’ospedale lombardo che ha intuito la malattia, individuando il focolaio italiano. In poche ore lui si è trasformato nel paziente 1
«Quando un malato non risponde alle cure normali, all’università mi hanno insegnato a non ignorare l’ipotesi peggiore. Mattia si è presentato con una polmonite leggera, ma resistente ad ogni terapia nota. Ho pensato che anch’io, per aiutarlo, dovevo cercare qualcosa di impossibile. Mi sono trovata al posto giusto nel momento giusto, o forse in quello sbagliato nel momento sbagliato». Annalisa Malara, 38 anni, anestesista di Cremona, è il medico dell’ospedale di Codogno che ha cambiato la vita di tutti con un’idea folle: intuire che Mattia era stato attaccato dal coronavirus. In poche ore lui si è trasformato nel paziente 1 in Italia e lei ha scoperto di essere il medico che ha individuato il focolaio italiano. Grazie alla sua pazzia clinica, il nostro Paese e il resto del continente hanno avuto il tempo per tentare di rallentare l’epidemia. Per gli straordinari medici anonimi dei piccoli ospedali di provincia, la storia di Annalisa e di Mattia è una rivincita insperata: un grande riscatto.
Perché ha intuito che la verità si nascondeva nell’assurdo?
«Per la prima volta farmaci e cure risultavano inefficaci su una polmonite apparentemente banale. Il mio dovere era guarire quel malato. Per esclusione ho concluso che se il noto falliva, non mi restava che entrare nell’ignoto. Il coronavirus si era nascosto proprio qui».