Rassegna Stampa

03 aprile 2019

Pubblico impiego

Impronte e concorsi sprint: il ddl Concretezza dopo l’ok in commissione

Fonte: Public Policy

L’istituzione del Nucleo di concretezza, concorsi pubblici snelli, più mobilità tra il settore privato e quello pubblico, le “black list” delle Pubbliche amministrazioni inadempienti, le nuove regole per dirigenti, prefetti e magistrati che decidono di mettersi in aspettativa, i sistemi di videosorveglianza e impronte digitali. Ma anche lo sblocco del turnover al 100%. Resta l’incognita scuola, come vedremo. È stato approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Lavoro alla Camera il ddl Concretezza, a firma Giulia Bongiorno, dopo diverse settimane di esame. Ora il testo passa al vaglio dell’aula per poi tornare al Senato per l’ultimo via libera.

Questi i contenuti del testo con delle novità rispetto al primo passaggio parlamentare a Palazzo Madama:

NUCLEO DI CONCRETEZZA

Il ddl, fin dalla sua versione originale, istituisce il il Nucleo della concretezza all’interno del Dipartimento della funzione pubblica: un organo nuovo con lo scopo di verificare – anche con sopralluoghi e in collaborazione con l’Ispettorato – l’efficienza delle Pa, inviduare le problematicità e suggerire “azioni correttive”. “Il Nucleo interviene sulle incapacità organizzativa su cui l’Ispettorato non può intervenire”, ha specificato la ministra Bongiorno i mesi scorsi, rispondendo alla critica di chi vede una sovrapposizione fra il nuovo Nucleo e l’Ispettorato per la funzione pubblica.

Il Nucleo si comporrà di 53 persone, di cui 3 dirigenti. Fra i suoi compiti: l’elaborazione di un “piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni”; la creazione di una “black list” di amministrazioni risultate inadempienti alle indicazioni fornite dal Nucleo della Concretezza; la stesura di un rapporto annuale con gli esiti dei sopralluoghi da inviare al ministro della Pubblica amministrazione, al ministro dell’Interno e alla Corte dei conti.

03 aprile 2019

Condividi: