Rassegna Stampa
06 gennaio 2023
Ilaria Capua. Gli antibiotici boomerang: l’avvertimento (inascoltato) del Nobel Fleming
Fonte: Corriere.it
Nel 2050 le morti per infezioni causate da batteri “resistenti” supereranno quelle per cancro. Quella contro l’abuso di farmaci è una battaglia da condurre subito
Il problema più urgente è l’antibioticoresistenza. Ma cosa significa questo termine spigoloso e complicato? Perché se ne sente parlare a macchia di leopardo, ma tutti gli scienziati sono concordi? È un problema che deve essere affrontato adesso. Quando nel 1945 Alexander Fleming vinse il premio Nobel per la Medicina grazie alla scoperta (avvenuta nel 1928) della penicillina ammonì: non abusatene, perché per la legge del più forte si selezioneranno patogeni che svilupperanno resistenza al farmaco che adesso li distrugge. E noi come abbiamo fatto a selezionare questi batteri super killer con cui oggi abbiamo a che fare? Abbiamo usato tanti, troppi antibiotici. Molti di più di quelli che avremmo dovuto e abbiamo spinto quella pressione selettiva al punto di diventare un gigantesco boomerang che ci colpirà dove più fa male. È previsto che nel 2050 saranno di più le morti da infezione causata da batteri antibioticoresistenti, supereranno i numeri di morti per cancro.
Le infezioni da batteri antibioticoresistenti si verificano spesso in ospedale, causate dai cosiddetti “germacci” contro i quali ci sono pochissimi farmaci di riserva. E se quelli falliscono, addio. L’antibioticoresistenza non si genera e non si perpetua soltanto nella specie Homo sapiens ma anche nelle altre specie animali che vengono sottoposte a trattamento: gli animali da reddito (maiali, mucche, volatili e pesci) ma anche quelli da affezione (cani, gatti & co), con il risultato ultimo che questi prodotti non esercitano la loro azione solo sull’individuo, ma agiscono pure su tutto il resto. Attraverso gli scarichi arrivano a contaminare le acque e la Terra che ci nutre con i suoi frutti. Ma soprattutto alterano il microbioma dell’ambiente, trasformandolo.