Rassegna Stampa

08 maggio 2024

Il Sistema Sanitario Svedese

Fonte: saluteinternazionale.info

La sanità svedese è stata solo sfiorata dall’ondata neoliberista. Il sistema sanitario è saldamente in mano al potere pubblico e la spesa sanitaria privata è tra le più basse al mondo.

La Svezia appartiene, insieme all’Italia, ai sistemi sanitari a modello Beveridge, caratterizzati dall’accesso universale alle cure e finanziati tramite fondi pubblici ottenuti dalla fiscalità generale. La storia del sistema sanitario svedese, al pari di quella italiana, ha visto nel tempo il susseguirsi di diverse correnti sociali, politiche ed economiche. La fase universalistica, iniziata con l’istituzione del sistema sanitario pubblico, ha avuto il suo culmine tra gli anni ‘70 e ‘80, con la Seven Crown Reform e l’Health and Medical Service Act; successivamente si è osservata una progressiva riduzione del controllo statale con l’avvio di una fase di decentralizzazione della sanità verso le Regioni e i Municipi (l’equivalente dei nostri Comuni) e un’apertura al libero mercato e ai meccanismi dell’aziendalizzazione. Nonostante i venti del neo-liberismo, ad oggi, il sistema continua ad essere per lo più finanziato dalla tassazione generale e il carattere universalistico di stampo Beveridge si mantiene saldo. L’83% della produzione dei servizi rimane pubblico, con le Regioni e i Municipi che gestiscono rispettivamente gli ospedali e la presa in carico di anziani e disabili, mentre la spesa privata out of pocket rappresenta solo il 13% del totale, molto più bassa rispetto a quella italiana.

Le peculiarità del sistema svedese dipendono in larga parte dalle caratteristiche territoriali e demografiche della Scandinavia, molto diverse dai paesi del bacino mediterraneo. Se le immagini che abbiamo della Svezia sono il profilo di Stoccolma e le distese innevate del nord, non siamo poi così distanti dalla realtà del suo territorio. La Svezia, con i suoi 450.000 km2 di superficie, è infatti uno dei paesi più estesi d’Europa. La popolazione conta un totale di 10,4 milioni di abitanti, e la densità abitativa è molto bassa (appena 20 ab/km2), con il 12% della popolazione stanziato nelle aree rurali e la restante parte concentrata in poche grandi città. È anche uno dei paesi con l’aspettativa di vita più alta al mondo (84,8 anni per le donne e 81,2 per gli uomini), ma l’età media rimane fra le più basse in Europa, con solo 40,8 anni (in Italia 48,4 anni nel 2023). Il 20% degli abitanti ha un’età maggiore di 65 anni, ma questa parte della popolazione, da sola, consuma circa l’80-85% del costo totale delle cure. Degni di nota, dal punto di vista della salute pubblica, sono il basso tasso di mortalità per malattie cardiovascolari, minore rispetto alla media europea, e la progressiva discesa delle abitudini al consumo di alcol e fumo. Di contro, negli ultimi anni, si è osservato un aumento delle patologie psichiatriche e comportamentali.

08 maggio 2024

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