Rassegna Stampa

18 aprile 2023

Il Def non piace ai sindacati. Critiche da Confindustria

Fonte: Agi

Il documento di economia e finanza varato dal governo meloni viene bocciato da Cgil, Cisl e Uil. Confindustria approva la destinazione di 3 miliardi al taglio dei contributi sociali ma chiede che il fondo venga integrato

I sindacati confederali bocciano il Def varato in Cdm la scorsa settimana dal governo di Giorgia Meloni: puntano il dito soprattutto sull’ammontare delle risorse per il taglio del cuneo fiscale, ritenuto insufficiente pur con diverse sfumature. Anche le associazioni datoriali, a partire da Confindustria, nel corso delle audizioni sul Def di fronte alle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato, domandano più risorse per il taglio delle tasse in favore dei redditi più bassi per poter contrastare il peso dell’inflazione.

Il giudizio più negativo arriva dalla Cgil che sostiene il documento di economia e finanza “non sia adeguato alla fase che sta attraversando il Paese”. Per il vicesegretario generale della Cgil, Gianna Fracassi, il taglio del cuneo fiscale “è insufficiente, chiediamo si arrivi al 5% e all’introduzione del fiscal drag, ovvero l’indicizzazione delle detrazioni”. Secondo la Cgil, mancano “10 miliardi di euro” necessari per “prorogare le misure di sostegno a famiglie e imprese” già varate in precedenza dal governo Draghi e dal governo Meloni.

18 aprile 2023

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