Rassegna Stampa

19 settembre 2023

Guerra ai virus, le dieci strategie per vincerla secondo Anthony Fauci

Fonte: repubblica.it

Sars-CoV 2 non è più un’emergenza. Ma dobbiamo prepararci a quello che verrà nei prossimi anni. L’uomo in prima fila contro la pandemia: “Nessuno sa cosa accadrà, dobbiamo aspettarci l’inaspettato”. Ecco il suo decalogo perché non si ripeta

Venticinque novembre 2021. Negli Stati Uniti milioni di famiglie festeggiano il Giorno del Ringraziamento. La pandemia da Covid-19 è tutt’altro che finita, ma il peggio sembra essere passato. Gli americani si godono la festa. Sta celebrando anche Anthony Fauci, immunologo italoamericano e consigliere medico capo del Presidente, quando, nel mezzo della cena, squilla il telefono. Dall’altra parte della cornetta ci sono le autorità sanitarie sudafricane: quaggiù abbiamo identificato una nuova variante del virus, gli dicono. Sembra più cattiva e in poche settimane ha soppiantato tutte le altre.

Fauci sa bene cosa vuol dire: poco più di un mese dopo quel primo sequenziamento, la nuova variante, Omicron, è diventata dominante ovunque. Ha poco in comune con il virus originale, si replica con più efficienza nel tessuto polmonare ed è più scaltra nell’evadere all’immunità acquisita con un’infezione pregressa o con la vaccinazione. La partita con il Covid si è riaperta.
Sono passati quasi due anni da allora e la domanda è sempre la stessa: è finita? Cosa succederà nei prossimi mesi? Secondo Fauci, che è stato ospite dell’Accademia dei Lincei, a Roma, dove ha tenuto una lectio magistralis su quello che abbiamo imparato (o avremmo dovuto imparare) dalla pandemia e su come dovremmo prepararci per il futuro, la risposta è tutt’altro che scontata.

“Quella sulla fine della pandemia – ha detto l’immunologo – è una delle domande che mi sento rivolgere più spesso. La risposta è: dipende. Dipende da qual è la definizione che diamo della parola fine. Gli Usa e l’Oms hanno dichiarato che il Covid-19 non è più un’emergenza mondiale. Ma questo non vuol necessariamente dire che sia finita”. Di più: oltre alle “vecchie” pandemie, ci si deve preparare a quelle che potrebbero piombarci addosso nei prossimi anni. Ecco il decalogo proposto dall’immunologo.

1. Aspettare l’inaspettato
Sembra un ossimoro e tecnicamente lo è. Eppure, è questa la prima lezione da mandare a memoria: “Molti aspetti di questo virus – la struttura, la trasmissibilità, la storia naturale – erano inattesi o non sono stati compresi subito. Si tratta – dice Fauci – di un patogeno molto mutevole, in grado di evolversi velocemente per eludere l’immunità, le terapie e i vaccini. Inoltre, abbiamo visto che una proporzione sostanziale dei contagi (il 59%) arriva dalle persone asintomatiche, il che rende difficile il contact tracing, mentre il virus si trasmette anche tramite aerosol. Sono caratteristiche di cui dovremmo tenere conto per il futuro. Nessuno può sapere con certezza cosa accadrà nei prossimi mesi: potrebbe, e non so con quale probabilità, arrivare una nuova variante che spiazzi tutti. Bisogna stare con gli occhi aperti”.

19 settembre 2023

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