Rassegna Stampa

18 novembre 2018

Pubblico impiego

Giulia Bongiorno, il piano del ministro per cacciare gli statali fannulloni: così non potranno più imboscarsi

Fonte: liberoquotidiano.it

Dopo Renato Brunetta, che passò allo storia per aver dichiarato guerra agli statali fannulloni, i quali – essendo riposati da una vita – lo inseguirono anche alla cerimonia delle sue nozze, tocca a Giulia Bongiorno (auguri!) provare la stessa ebrezza missionaria nel convertire i lazzaroni. È dal dicembre 2011 che costoro sono in placido letargo. È la data in cui il cazzuto veneziano dovette lasciare il campo. Da allora al ministro della Funzione pubblica non c’ è stato nessuno, cioè Marianna Madia, che era così informata sulla questione che andò a sedersi in un ministero sbagliato, ma soprattutto era sbagliata lei.
Giulia Bongiorno non è della stessa pasta eterea e botticelliana. La sua grinta è caravaggesca piuttosto.

E ha deciso di levare la pelle, ma con la delicatezza propria di una signora, ai fannulloni che popolano le fila degli Statali. Ha predisposto una serie di norme, che presenterà martedì, equivalenti a un vaccino contro la scrocconeria di chi concepisce il posto nella Pubblica amministrazione come una rendita, a prescindere dal lavoro. Una specie di reddito di cittadinanza trasferito dal divano di casa a quello dell’ ufficio. Il principio dominante è che il salario degli impiegati dello Stato è sicuro solo per chi adempie i suoi compiti, e accetta persino il sacrificio di spostarsi dietro un’ altra scrivania, se c’ è bisogno di lui da un’ altra parte. Incredibile coraggio. Lo ha proprio messo sulla carta. Glielo lasceranno fare?

18 novembre 2018

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