Rassegna Stampa

28 giugno 2022

Rapporto Lincei. Facciamo il punto sui vaccini

Fonte: scienzainrete.it

La Commissione Lincea Covid-19 ha realizzato un rapporto sui vaccini sviluppati e impiegati per contrastare la pandemia, toccando diversi aspetti: dal ruolo dei finanziamenti all’implementazione delle campagne vaccinali, dalla risposta immunitaria alla possibilità di arrivare a una quarta dose. Guido Forni e Alberto Mantovani ne riportano la sintesi.

Di fronte al tragico imperversare della pandemia di Covid-19, il mondo dell’immunologia e dei vaccini ha reagito in modo formidabile, riuscendo a sviluppare velocemente una serie di vaccini efficaci che, se per ora non sono stati grado di bloccare la pandemia, ne hanno comunque radicalmente cambiato il corso e diminuito la pericolosità. Per dare conto di questo sforzo straordinario, dei risultati raggiunti, così come delle criticità che rimangono da affrontare e delle sfide aperte sul futuro, la Commissione Lincea Covid-19 ha realizzato un rapporto che è possibile leggere e scaricare integralmente dal sito dell’Accademia Nazionale dei Lincei. Ne diamo qui una breve sintesi, rimandando al rapporto per le referenze bibliografiche.

Lo sviluppo e l’utilizzazione dei vaccini contro Covid-19 non hanno precedenti nella storia della medicina, sia per quanto riguarda l’intensità e la condivisione della ricerca scientifica, la varietà delle tecnologie utilizzate e il successo straordinario nella messa a punto dei vaccini e nell’implementazione delle campagne vaccinali, sia perché non vi sono precedenti in medicina di conduzione di una campagna vaccinale durante il pieno sviluppo di una pandemia. Ma forse, nell’emergenza che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, nulla supera l’importanza della dimensione tempo: la storia dei vaccini contro Covid-19 è una storia di velocità. Era il 7 gennaio del 2020 quando la commissione istituita dal governo cinese per fronteggiare focolai di polmonite d’origine ignota in persone collegate al mercato del pesce e di animali vivi della città di Wuhan, comunicava che dal liquido del lavaggio bronco-alveolare di questi pazienti era stato isolato un nuovo tipo di coronavirus. Tre giorni dopo, il 10 gennaio 2020, i ricercatori collegati a quella commissione, in collaborazione con l’Università di Sydney, in Australia, hanno depositato sul sito GenBank la sequenza dell’RNA del nuovo coronavirus. A partire da queste informazioni è iniziata, in molti Paesi del mondo, la messa a punto di progetti per lo sviluppo di un vaccino e la ricerca di finanziamenti.

28 giugno 2022

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