Rassegna Stampa

31 maggio 2022

Emergenza pronto soccorso, in Emilia arrivano i medici interinali

Fonte: repubblica.it

Li chiamano «medici a gettone». Reclutati attraverso le cooperative, pagati più di mille euro per un turno di notte, indispensabili per far funzionare i pronto soccorso o addirittura per riaprire quelli chiusi. In principio fu Ferrara (e sarebbe dovuta essere soltanto un’eccezione), adesso si aggiungono le Ausl di Modena e Reggio Emilia: bandi da centinaia di migliaia di euro per affittare camici bianchi e non chiudere i servizi. Protestano i sindacati: «Cosa sta succedendo nella sanità dell’Emilia-Romagna?».

Il maxi bando di Reggio Emilia
Fra pochi giorni l’Ausl di Reggio sceglierà la cooperativa che dovrà fornire medici per i pronto soccorso, le automediche, la medicina d’urgenza. Sette giorni su sette, giorno e notte, turni variabili dalle 3 alle 12 ore, 38 ore a settimana per professionista. Costo: 378 mila euro per sei mesi, più una spesa «accessoria» di 162 mila euro da ottobre a dicembre per aggiungere personale dove serve. E con la possibilità di allargare il contratto al primo semestre del 2023. In caso di proroga l’importo complessivo supererà un milione e 200 mila euro. L’esigenza principale è riaprire i pronto soccorso di Scandiano e Correggio, chiusi durante l’emergenza Covid, e il bando «nasce dalla necessità di assicurare il servizio in risposta alle tante sollecitazioni e richieste di interlocutori istituzionali e non», scrive in una nota l’azienda. «Un provvedimento temporaneo in attesa di reperire personale dipendente».

31 maggio 2022

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