Rassegna Stampa
21 febbraio 2022
Due anni dopo il ‘paziente 1’ che fine hanno fatto le inchieste sul Covid
Fonte: Agi
Il nocciolo della questione è la difficoltà ad applicare il reato di ‘epidemia colposa’. Ma resta in piedi l’inchiesta di Bergamo che potrebbe invece andare avanti sulla mancata zona rossa e sul piano pandemico non aggiornato
A due anni dalla scoperta del ‘paziente 1’ a Codogno, la maggior parte delle inchieste su eventuali responsabilità per le morti di Covid vanno verso l’archiviazione o sono già state messe nel cassetto senza l’individuazione di possibili reati. Resta ancora aperta a tutte le possibilità, almeno sulla carta, la più importante, quella condotta dalla Procura di Bergamo che si muove su un triplice fronte: la provincia più colpita d’Italia, la Regione Lombardia e il Governo.
“Stiamo facendo il punto sull’enorme materiale acquisito, decine di migliaia di pagine” riferiscono all’AGI i magistrati guidati dal procuratore Antonio Chiappani che, in ogni caso, lasceranno una mastodontica eredità documentale sulla storia della pandemia, preziosa anche viste le difficoltà a procedere delle Commissioni d’inchieste politiche, sia a livello regionale che parlamentare.