Rassegna Stampa

25 marzo 2020

Il decreto sul coronavirus sposta di nuovo i riflettori sul Parlamento

Fonte: Agi

È la prima volta, da quando è scoppiata la diffusione del Covid-19 nel paese, che il premier si presenta in Aula. E lo farà ogni 15 giorni: è scritto nero su bianco nel nuovo decreto

I riflettori tornano a spostarsi sul Parlamento. E non solo perché parte l’iter del ‘decretone’, il provvedimento che accorpa il Cura Italia a tutti gli altri decreti varati sinora dal governo. Ma anche, e soprattutto, perché sarà il presidente del Consiglio in persona, Giuseppe Conte, a riferire in Aula sull’emergenza coronavirus.

È la prima volta, da quando è scoppiata la diffusione del Covid-19 nel paese, che il premier si presenta davanti al Parlamento. E lo farà ogni 15 giorni: è scritto nero su bianco nel nuovo decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri. L’attività dell’esecutivo, quindi, torna ad essere’sottoposta al controllo e alla verifica delle Camere che, insistono a ribadire i due presidenti, Roberto Fico e Elisabetta Casellati, non sono mai state chiuse.
Semplicemente, si sono dovute contemperare le esigenze di proseguire l’attività con quelle di tutela della salute. Ma c’è anche un altro segnale che arriva dal Parlamento: l’avvio del dialogo tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione. Un invito alla collaborazione rivolto dalla stessa maggioranza alle opposizioni e che sfocerà in un incontro che dovrebbe tenersi già domani al Senato, intorno all’ora di pranzo, prima della riunione della Conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.

25 marzo 2020

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