Rassegna Stampa

07 marzo 2022

Criticità negli impianti di Chernobyl e Zaporizhzhya, l’appello di ENSREG alle forze armate russe: “Cessate ogni azione militare presso le installazioni nucleari e permettete al personale di mantenere in sicurezza gli impianti”.

Fonte: isinucleare.it

L’ENSREG deplora gli attacchi delle forze russe alla centrale nucleare di Zaporizhzhya del 4 marzo scorso e all’installazione nucleare subcritica di Kharkiv, avvenuta due giorni dopo. Il Gruppo dei Regolatori Europei in materia di Sicurezza Nucleare ha inoltre espresso forte preoccupazione per la sicurezza di diversi reattori di ricerca e per i siti ove sono impiegate sorgenti radioattive ad alta attività.

Si è tenuta ieri la seconda riunione straordinaria, dall’inizio del conflitto in Ucraina, dell’ENSREG. All’incontro, in videoconferenza, hanno partecipato, oltre alle autorità di regolamentazione sulla sicurezza nucleare degli Stati Membri dell’Unione Europea e la Commissione Europea, la IAEA (International Atomic Energy Agency), l’Autorità di sicurezza nucleare ucraina (il SNRIU, State Nuclear Regulatory Inspectorate of Ukraine), il WENRA (Western European Nuclear Regulators’ Association) e due osservatori di Svizzera e Regno Unito. Per l’Italia ha partecipato l’ISIN, rappresentata dal Coordinatore della Consulta nonché presidente del Gruppo di Lavoro su rifiuti radioattivi e decommissioning dell’ENSREG, Stefano Laporta.

Come sottolineato nella riunione dello scorso 27 febbraio, qualsiasi attacco o minaccia agli impianti nucleari destinati a scopi pacifici costituisce una violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite, del diritto internazionale e dello Statuto della IAEA, come espresso in una Decisione della stessa Agenzia nel 2009.
Nel corso della riunione sono state esaminate, nel dettaglio, le implicazioni dell’attacco militare contro la centrale elettronucleare di Zaporizhzhya, il più grande impianto nucleare d’Europa. Oltre all’incendio divampato presso il centro di addestramento, presto estinto, sarebbero stati infatti riscontrati danni anche a parti dell’edificio dell’Unità 1, alla galleria e all’infrastruttura della rete di alimentazione elettrica
L’appello del Gruppo ENSREG è rivolto alle forze armate russe: permettere all’operatore di garantire il funzionamento sicuro dell’impianto e di eseguire una completa  valutazione e riparazione dei danni.

Ancora preoccupazione per la situazione nella zona di esclusione di Chernobyl, a causa delle restrizioni imposte al personale in loco, impossibilitato ad effettuare le operazioni di manutenzione ordinaria e di riparazione delle apparecchiature critiche per la sicurezza. Personale che, inoltre, non avrebbe la possibilità, da 11 giorni, di alternarsi in turno e di comunicare direttamente con l’Autorità di regolamentazione SNRIU.

A destare apprensione, infine, l’attuale fragilità delle forniture elettriche al sito, con una sola linea di alimentazione diesel su tre disponibile e una riserva di carburante sufficiente per sole altre 48 ore.

ENSREG ha inoltre reiterato l’appello affinché cessi ogni forma di occupazione dei siti nucleari permettendo all’Autorità di sicurezza nucleare (SNRIU) di esercitare senza impedimenti le proprie attività di controllo.

ENSREG ha infine espresso pieno sostegno all’iniziativa del Direttore generale della IAEA, Rafael Mariano Grossi, di contribuire ad un accordo tra Ucraina e Russia che garantisca la sicurezza e la protezione degli impianti nucleari presenti sul territorio e di fornire ogni assistenza necessaria in coordinamento con gli altri partner internazionali.

Infine, nel ringraziare la SNRIU ed il suo personale per lo straordinario impegno ad assicurare, al meglio delle proprie possibilità, la supervisione sullo stato delle installazioni nucleari, mantenendo informata la comunità internazionale, ENSREG ha dichiarato la propria disponibilità a fornire supporto.

07 marzo 2022

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