Rassegna Stampa

02 novembre 2020

Covid: verso il nuovo dpcm, Conte oggi in parlamento per illustrare le nuove misure

Fonte: agenzianova.com

Sono ore decisive per delineare il Dpcm con le nuove misure di contenimento del Covid-19, che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, illustrerà oggi prima alla Camera e poi al Senato.

Prosegue infatti il confronto con le Regioni che chiedono misure uniformi per tutto il territorio nazionale. E’ stato questo l’esito della riunione di ieri tra i ministri per gli Affari Regionali Francesco Boccia e della Salute Roberto Speranza con Regioni, Anci e Upi in vista del nuovo Dpcm. Boccia ha riconvocato la riunione con le Regioni e gli enti locali, assieme al ministro Speranza, per questa mattina. All’incontro, che è in corso, partecipa anche il commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ed esponenti della Protezione Civile. Il presidente della Conferenza Stato-Regioni e della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ha parlato di spostamenti tra regioni limitati alle sole esigenze di salute e lavorative, oltre che di chiusura delle attività alle 18 su tutto il territorio nazionale. “Centri commerciali nel weekend lo avevamo già proposto per l’ultimo dpcm, sul trasferimento tra Regioni potremmo contenere la trasmigrazione se non per lavoro o salute. Dopo un certo orario farei proprio bloccare la possibilità di circolazione dopo le 18”, ha spiegato Bonaccini. Il nuovo Dpcm, la cui firma potrebbe però slittare a domani, potrebbe anticipare il coprifuoco nazionale alle 18 o alle 21 e prevedere, quasi certamente, delle chiusure nelle aree più a rischio. Inoltre si va verso il blocco degli spostamenti tra Regioni e la chiusura dei centri commerciali, almeno nel weekend.

“In queste 48 ore – ha assicurato il ministro Speranza – costruiamo insieme il Dpcm su due orizzonti: misure nazionali e misure territoriali. Sul primo punto è vigente ultimo Dpcm, sul quale possiamo anche alzare l’asticella nazionale su alcuni punti condivisi mentre su alcuni territori alziamo i livelli di intervento”. “In Europa – ha spiegato il titolare della Salute – la convivenza col virus senza misure restrittive non sta reggendo, in lockdown sono arrivati Francia e Gran Bretagna, con ottimi sevizi sanitari, si sono aggiunti anche Belgio Austria e Portogallo. Dovremmo rafforzare insieme questo racconto anche davanti al Paese. Abbiamo una disponibilità di terapia intensiva maggiore di marzo e non abbiamo necessità di rincorrere materiali in giro per il mondo ma dobbiamo oggi abbassare la curva dei contagi”.

02 novembre 2020

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