Rassegna Stampa
14 novembre 2020
Covid, “le cellule nel polmone si fondono e creano una nuova struttura in modo mai visto prima”
Fonte: ilfattoquotidiano.it
L’INTERVISTA – Rossana Bussani, docente di Anatomia patologica dell’Università di Trieste, spiega: “La replicazione virale non sembra spegnersi in pazienti in stadio avanzato”. La scienziata è prima firmataria dello studio pubblicato su The Lancet in collaborazione con il team inglese del King’s College di Londra
“Il virus crea nel polmone una risposta che non ho mai visto prima in 30 anni di carriera, le cellule si “fondono”, come magnetizzate, creando una sorta di nuova struttura, in modo assolutamente mai visto”. Queste le parole di Rossana Bussani, docente di Anatomia patologica dell’Università di Trieste, e prima firmataria dello studio pubblicato su The Lancet (in collaborazione con il team inglese del King’s College di Londra). I ricercatori hanno analizzato i polmoni di 41 pazienti deceduti per Covid e scoperto un altro meccanismo d’azione del Sars Cov 2, ovvero che “la replicazione virale non sembra spegnersi, come si riteneva fino a ieri, in soggetti con patologia in stadio avanzato: abbiamo trovato una ongoing replication anche dopo più di un mese dall’esordio”. Dallo studio sono emerse le caratteristiche che contraddistinguono la polmonite da Covid e che potrebbe essere responsabile della difficoltà che molti dei pazienti che sopravvivono alla malattia sperimentano nel ritorno alla normalità (la cosiddetta “sindrome del Covid lungo”). Quasi il 90% dei pazienti ha un’attivazione anomala del sistema della coagulazione nei polmoni. Per capire meglio le conclusioni della pubblicazione scientifica (e di come il virus intacchi la superficie interna dei vasi sanguigni, creando lacerazioni e cicatrici, che potrebbero permanere anche nei guariti) abbiamo intervistato Rossana Bussani.