Rassegna Stampa

22 ottobre 2020

Covid, il professor La Vecchia: «Preoccupa l’aumento della carica virale. Alcuni asintomatici ce l’hanno altissima»

Fonte: Corriere.it

L’epidemiologo: «Troppi ammalati per puntare sul tracciamento. I posti in rianimazione ci sono, servono ospedali periferici per gli altri casi»

Una situazione complessa e seria, ma meno esplosiva rispetto a marzo e aprile. Il professor Carlo La Vecchia, ordinario di Epidemiologia all’Università degli studi di Milano, argina le analisi drammatiche rispetto al numero dei positivi — sia pure in forte crescita — e giudica i malati in condizioni critiche, ma non gravi, la vera urgenza sanitaria.

È verosimile che la carica virale dei positivi oggi sia molto più alta rispetto ai mesi estivi?

«Sì è un’ipotesi che sta in piedi: ci sono soggetti che diffondono il virus molto più facilmente di altri, tenendo però presente che anche la “predisposizione” ad essere contagiati cambia. Misurare la carica virale su vasta scala richiede ancora tecnologie sofisticate e costose. In più la moltiplicazione delle molecole Rna del virus varia da soggetto a soggetto; ad esempio ci sono asintomatici con carica virale altissima. È quindi difficile, su base scientifica, correlare l’alta carica virale al numero dei ricoveri».

22 ottobre 2020

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